Quando si perde anche la vergogna

Dopo una settimana come quella che abbiamo vissuto, non ci interessa ora decretare chi ha ragione o torto, d’altronde la politica è l’arte della mediazione dove in democrazia è lecito avere opinioni e prospettive diverse. Non è mio compito quello di dire ora chi è dalla parte del giusto e chi no! Certo anch’io ho la mia idea che è rispettabile come quella di ognuno.
Ciò che oggi voglio condividere e credo possa essere elemento di unione è lo SDEGNO. Certo è facile criticare quando non si è chiamati a decidere in prima persona, ma credo che esista un livello minimo di dignità sotto il quale non sia possibile scendere.
Ciò cui abbiamo assistito nell’agone politico di questa settimana è semplicemente vergognoso. Si è perso perfino il pudore. Tranquillamente si dicono, anzi vengono proposte come soluzioni geniali, operazioni di cui in realtà occorrerebbe vergognarsi. Abbiamo assistito al trasformarsi della più nobile delle arti, la politica appunto, in merce di scambio alla luce del sole. E davanti a questo nemmeno la vergogna. Abbiamo preso definitivamente atto che gran parte delle forze attualmente in campo hanno a cuore unicamente la caccia al sondaggio migliore, infischiandosene altamente del bene comune. Abbiamo compreso che alcuni luoghi di potere sono molto appetibili e non se ne capisce il motivo. Chi è il pazzo che nella situazione attuale vorrebbe governare a tutti i costi? Eppure se così è ci sarà qualche motivo. Potrei continuare ma la lamentela non serve a nulla.
Visto che nessuno nei palazzi ascolta il grido del popolo italiano, credo ci restino due cose da fare: pregare e lavorare. Preghiamo perché Lo spirito di sapienza scenda “abbondante” sui nostri politici. Lavoriamo alacremente per costruire dal basso quella nobile capacità politica che prende a cuore il bene comune con spirito di servizio. Partiamo dal basso, dalle piccole cose del nostro paese, lavoriamo bene qui e ora, perché dall’interno dei grandi palazzi non giungono messaggi incoraggianti.

di don Lorenzo Stefan