Letto o ascoltato, indesiderato o apprezzato – La funzione: doppia spunta
Oggi poche parole su quella funzione che conosciamo molto bene della doppia spunta blu. Normalmente quando inviamo un messaggio a qualche persona, controlliamo subito che il messaggio sia stato inviato e recapitato e dopo poco tempo andiamo a controllare se il messaggio è stato letto. A volte quando i nostri messaggi non vengono visualizzati ci rimaniamo male.
Prendo spunto da questa funzione per due semplici riflessioni.
Dobbiamo stare bene attenti a non confondere due realtà importanti. Quando i nostri messaggi vengono visualizzati o anche letti, non è detto che li abbia letti ci abbia anche ascoltato. Leggere e ascoltare sono due realtà ben diverse. Si può leggere un messaggio anche solo per buona educazione, o per morbosa curiosità oppure perché siamo alla caccia sfrenata del gossip da poi inoltrare immediatamente. Questo non significa però che siamo capaci di ascoltare chi ci ha mandato un messaggio, di entrare in sintonia con lui, di creare un’empatia che ci permetta di cogliere attraverso le espressioni usate anche lo stato d’animo di chi scrive. Ascoltare l’altro è un’arte che non si improvvisa ma che necessità di una formazione e di un allenamento continuo. Sarebbe interessante provare non solo a leggere i messaggi ma anche iniziare ad ascoltare chi li scrive.
D’altro lato, capita anche a noi di non essere letti e quindi tantomeno ascoltati. Quando questo capita non dobbiamo incupirci o rattristarci, ma semplicemente metterci nei panni dell’altra persona. Non sempre c’è il tempo per una risposta immediata e non sempre il messaggio che noi inviamo è la priorità per l’altra persona che magari noi pensiamo di conoscere perfettamente sotto ogni punto di vista, ma in realtà non è così. E’ evidente inoltre che quando qualcuno non legge il tuo messaggio per molto tempo, diventa opportuno fare un ragionamento. Probabilmente la persona cui invii i messaggi non solo ha altre priorità ma magari nemmeno gradisce ricevere in continuazione messaggi da te. Questa può diventare occasione per un confronto o un chiarimento magari con una telefonata, avendo cura di cambiare anche lo strumento di comunicazione. Allo stesso modo può capitare che il messaggio inviato venga apprezzato subito o in un secondo momento e che quindi faccia nascere un dialogo tra le persone coinvolte.
di don Lorenzo Stefan