Soli o in un gruppo, consultazione e responsabilità – La funzione: GRUPPI o BROADCAST
Oggi prendiamo in considerazione l’opportunità che viene offerta dall’ormai nota app di messaggistica di comunicare in chat con più persone, con la modalità gruppo oppure con quella broadcast.
Da un sito internet cogliamo le differenze:
“Il gruppo WhatsApp è una funzione utile per creare conversazioni dove tutti potranno intervenire rispondendo ai messaggi e ogni membro leggerà cosa ha scritto l’altro, con la possibilità di menzionare gli utenti iscritti al gruppo; in questo caso a gestire il tutto potranno esserci uno o più amministratori che hanno la possibilità di cancellare messaggi, aggiungere o rimuovere membri.
Le liste broadcast, molto utili ma poco utilizzate, servono per inviare comunicazioni ad una lista di contatti creando delle conversazioni indipendenti; quindi a differenza del gruppo, le risposte che si riceveranno saranno leggibili solo da te e dal destinatario del messaggio, gli altri utenti della lista broadcast non potranno leggere le singole conversazioni.”
E’ evidente che si tratta di due modi diversi di comunicare. La prima modalità può ben essere raffigurata da una piazza virtuale dove chiunque parla viene ascoltato da tutti. La seconda modalità può essere rappresentata dall’immagine della posta che ciascuno di noi riceve. A volte i messaggi sono uguali per tutti ma ognuno riceve il suo ed è chiamato a rispondere in prima persona.
La funzione gruppi privilegia, secondo me, la socialità e il coinvolgimento di tutti in un processo comunicativo che porta poi a prendere delle decisioni. La seconda modalità, broadcast, favorisce maggiormente la comunicazione che un responsabile invia ai suoi collaboratori al fine di poter condurre bene una decisione o un’azione. Viene privilegiato il rapporto personale. Vorrei però sottolineare due rischi di queste funzioni.
La funzione gruppi, quella maggiormente utilizzata, è certamente più coinvolgente ma a volte si corre il rischio di non arrivare a delle conclusioni o a delle decisioni perché tutti hanno la medesima possibilità di esprimere il proprio parere ma nessuno magari ha l’autorità o l’autorevolezza di prendere delle decisioni. A volte capita che qualcuno voglia consultare tutti proprio per non arrivare a nessuna conclusione. La funzione broadcast invece corre il rischio di essere utilizzata in maniera autoritaria, senza voler consultare nessuno ma semplicemente comunicando decisioni già prese.
Evidentemente ho sottolineato solo due piccoli particolari negativi e rischi di queste funzioni. Esse hanno anche delle potenzialità positive che vanno ben utilizzate da parte dell’uomo che ne fa uso.
di don Lorenzo Stefan