Il tempo della Chiesa

“Carissimi, carissime, lo Spirito dono di Gesù, il Crocifisso risorto, coinvolge in un ardore che rinnova la vita, che risveglia energie, che dilata gli orizzonti. Sentiamo l’urgenza, il bisogno di celebrare la Pentecoste: invochiamo il dono dello Spirito perché ci spinga a uscire dalla chiusura delle nostre paure, delle nostre pigrizie, delle nostre incertezze.
Questi mesi di pandemia ci hanno trattenuto, hanno causato smarrimenti e fragilità, ci hanno messo a confronto con tristezze troppo laceranti, con morti troppo dure, con domande troppo inquietanti. Il superamento dell’epidemia da Covid-19 non sarà solo l’esito di un vaccino, ma una guarigione delle ferite più profonde che il contagio ha generato.”
Con queste parole l’arcivescovo Mario Delpini introduce la lettera alla diocesi per il tempo di Pentecoste che ci accompagnerà per tutta l’estate. In questo tempo estivo pubblicheremo ampi stralci della lettera dell’arcivescovo dal titolo “Del tuo Spirito Signore è piena la terra”. L’Arcivescovo Mario Delpini vuole condurci passo dopo passo a cogliere i segni tangibili della presenza di Dio in mezzo a noi, e vuole aiutarci a lasciarci guidare dallo spirito affinché susciti nella chiesa di oggi testimonianze coraggiose di fede.
E’ interessante questa breve introduzione che ci colloca temporalmente quasi al termine della pandemia. E’ evidente che la situazione sanitaria sia in deciso miglioramento e il rischio è quello di rituffarsi semplicemente nel mondo di prima, come se nel frattempo nulla fosse successo, riampiangendo semplicemente le possibilità che avevamo prima della pandemia e quindi avendo trascorso questi anni solo nella nostalgia. C’è invece un’occasione di rinnovamento. L’arcivescovo Mario Delpini ci aiuta invece a cogliere la necessità di ripercorrere questi tempi difficili che abbiamo appena trascorso affinché possano diventare occasione di grazia e di conversione.
Non è sufficiente una pura soluzione sanitaria della pandemia. Questa esperienza ha lasciato segni indelebili nella vita dei piccoli e dei grandi. Queste ferite chiedono di essere guarite.
Ora che siamo maggiormente sereni, sarebbe opportuno nelle nostre famiglie riuscire a radunarsi per comunicarci reciprocamente le fatiche che abbiamo vissuto e gli insegnamenti che abbiamo appreso.
Non passi invano questa occasione straordinaria che il Signore ci offre per rimettere al centro della nostra vita e delle nostre cure le relazioni umane più o meno importanti che costituiscono la nostra vita.

di don Lorenzo Stefan