Grazia su grazia

Il vangelo di Giovanni che ascoltiamo in questa domenica ci comunica due verità importantissime per la nostra fede e per il nostro vivere di tutti i giorni.
Gesù è la “pienezza” della verità. In lui ciascun uomo può trovare la verità del suo esistere, agire, amare, soffrire, educare… Nessun ambito dell’esistenza deve essere escluso da questo riferimento cristologico. In Gesù contempliamo il volto dell’uomo così come è stato pensato dal Padre.
Questa persona divina che è Gesù, essendo piena del dono della rivelazione escatologica salvifica, ha potuto concedere tale favore alla sua comunità. Si tratta quindi di una pienezza della verità, ossia della rivelazione salvifica, definitiva, “comunicata” alla chiesa. La comunità dei credenti ha accolto e accoglie ogni giorno con la fede il Verbo-luce, divenendo la comunità dei figli di Dio.
L’espressione “Grazia su grazia” significa “dono al posto di un dono”. La nuova rivelazione escatologica compiuta da Gesù sostituisce la rivelazione contenuta nella legge mosaica, così come precisato in Gv 1,17: “La legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù.
In questa domenica siamo chiamati quindi a contemplare il Natale come il tempo in cui Dio condivide con ciascuno di noi la bellezza della vita divina. In Gesù abbiamo il pontefice massimo, cioè colui che getta un ponte percorribile tra Dio e l’uomo. A ciascuno di noi è data la possibilità di aderire a questa proposta con il dono della fede.

Parola di don

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